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Pissarro, Camille.

Pittore e incisore francese. Studiò a Parigi dal 1840 al 1847, anno che segnò il suo ritorno a St. Thomas, dove il padre intendeva inserirlo nel commercio; oppostosi, fuggì a Caracas, rimanendovi a dipingere dal 1852 al 1855. Tornato in Francia, continuò gli studi artistici alla Ecole des Beaux-Arts, entrando contemporaneamente nello studio del pittore danese Fritz Melbye. Le opere di quel periodo sono rievocazioni delle Indie occidentali, dipinte con uno stile vicino a quello di Decamps. Nel 1859 all'Accademia Svizzera conobbe Monet, nel 1861 Cézanne e Guillaumin; nel 1863 espose tre paesaggi al Salon des Réfusés, accostandosi all'opera di Corot, di cui si professò allievo, dedicandosi alla pittura di paesaggio all'aria aperta. Dal 1866 si accostò a Courbot e a Manet, mentre i suoi quadri vennero accettati sette volte al Salon des Réfusés. Stabilitosi a Louveciennes con la famiglia nel 1869, perse quasi tutti i suoi dipinti durante la guerra franco-prussiana del 1870; rifugiatosi quell'anno stesso a Londra insieme a Monet, venne a contatto con la tecnica dei paesaggi ad acquarello di Constable e con la pittura di Turner. Al ritorno in patria fu al centro del gruppo definito Scuola di Pontoise, comprendente Cézanne, Guillaumin, Gauguin, e rivestì un ruolo di primo piano nello sviluppo dell'Impressionismo, partecipando a tutte le otto mostre di questa nuova corrente pittorica. Influenzato da Monet, ne assimilò alcuni caratteri, facendo suoi i principi impressionistici della diretta esperienza ottica e dell'autonomia della visuale, vivendo l'Impressionismo come affermazione di libertà di espressione, coerentemente con i suoi principi democratici. In questi anni P. cominciò anche a incidere all'acquaforte, insieme a Degas e Mary Cassatt, e a introdurre nei suoi dipinti figure e personaggi. Dopo la sua prima personale nel 1883, si recò a Rouen insieme con Gauguin, incoraggiandolo e subendo egli stesso l'influenza della pittura nuova dell'artista. Nel 1886, affascinato dal puntinismo della Grande Jatte di Seurat, cominciò a dipingere con questa tecnica, abbandonandola dopo gli scarsi risultati ottenuti, per ritornare alla sua maniera caratterizzata da larghe pennellate. Nel 1892 ottenne un grande successo finanziario con la personale alla Galleria Durand-Ruel; P. si dedicò dopo quella data alla realizzazione di una serie di vedute parigine: città e campagna costituiscono il soggetto prediletto di quegli anni. Tra le sue tele più famose: I castagni a Louveciennes (1870), I tetti rossi (1878), Donna in un frutteto (1887), Paesaggio a Eragny (1895). P. realizzò anche alcuni ritratti, il più famoso fra i quali è quello di Cézanne (Saint Thomas, Antille 1830 - Parigi 1903).
Camille Pissarro: “Le prime case di Voisins”, 1872 (Parigi, Musée d'Orsay)